domenica 25 ottobre 2009

Dutch Design Week


Dal 17 ottobre ad oggi si è tenuta ad Eindhoven la Settimana Olandese del Design - Dutch Design Week. Una manifestazione caratterizzata da eventi, convegni, workshop ed esposizioni legati al design industriale. Eindhoven si impone come sede del design nazionale ed internazionale con la sua Accademia legata sicuramente anche alla presenza della Philips (che ha sede proprio ad Eindhoven) che dimostra di avere sempre molta attenzione nella ricerca di nuovi prodotti, nuovi materiali e nuove forme.
Gli eventi erano sparsi in diverse zone e tutta la città era partecipe dell'avvenimento con istallazioni urbane o nelle vetrine dei negozi. Le due sedi principali erano entrambe in ex edifici della Philips: uno è ora sede dell'Accademia, l'altra di laboratori di designer.

E come potevamo farci scappare un evento del genere? Ieri abbiamo visitato entrambe le sedi e fatto un giro in città. L'Accademia esponeva in due piani i progetti di laurea di 140 studenti tra triennale e specialistica; studenti da tutto il mondo compreso qualche italiano. In questo devo riconoscere la capacità degli olandesi nell'avvicinare le persone a temi che spesso in Italia sono prerogativa di pochi e per giunta mal pubblicizzati. Mi ricordo la mostra dei Workshop estivi allo IUAV che, anche se di una qualità forse più bassa, non veniva per niente pubblicizzata, abbandonata a sè stessa e per la maggior parte visitata da genitori e parenti degli studenti. Ad Eindhoven gli studenti hanno avuto la possibilità di esporre i loro lavori, spiegarli direttamente ai visitatori, incontrare sia persone del settore, scambiarsi i biglietti da visita per magari ricevere offerte per produrre il loro lavoro, ma anche persone completamente estranee al campo, incuriosite dalle strane forme dei progetti, dalle invenzioni futuristiche, ecologiche, avveniristiche degli studenti dell'Accademia. E' sempre sorprendente per me vedere come in queste manifestazioni ci siano molte persone anziane, interessatissime ai lavori degli studenti e affascinate dalle idee dei giovani, non ci sono molto abituata.

Per ogni studente si poteva staccare un "fogliettino" con dati, mini foto e riassunto del progetto in olandese e inglese (così adesso ho un libricino con tutti i progetti) e arrivati alla fine, in stile tipicamente olandese, votare il proprio preferito, un modo in più per appassionare i visitatori ai progetti.
Per spostarci da una sede all'altra abbiamo preso uno dei taxi messi a disposizione per l'occasione riconoscibili dalle sculture fissate al tetto e chiacchierando col conducente abbiamo scoperto che gli autisti non erano veri taxisti ma persone che si rendevano disponibili a fare il servizio, che infatti non era a pagamento, ma ad offerta.