lunedì 30 novembre 2009

Ho visto San Nicolò! (alias Sinterklaas)

Da San Nicolò alias Sinterklaas

E' arrivato (come vuole la tradizione) un sabato di metà novembre con la sua barca a vapore direttamente dalla Spagna (ma non era di Bari? c'è stata un po' di confusione geografica mi sa...) con gli Swarte Piet (swart vuol dire nero), i suoi aiutanti con vestiti variopinti che distribuiscono "pepernoten" (delle cose a forma di piccolo amaretto, ma che sanno di cannella) e caramelle a tutti i bambini. Quest'anno è approdato a Schiedam (ogni anno arriva in un posto diverso) e abitando noi nei paraggi non potevamo farci sfuggire l'occasione di vedere San Nicolò! Allego una foto che non ho ritagliato (c'è una bella testa davanti) a dimostrazione che la foto l'ho fatta proprio io (anzi Maxim) e proprio a lui in persona. Ad attenderlo al suo arrivo centinaia di persone e di bambini vestiti tutti da Swarte Piet (gli aiutanti).
Da San Nicolò alias Sinterklaas
Con molta sorpresa ho scoperto che Belluno è una delle poche zone d'Italia in cui passa San Nicolò, quindi mi sono documentata e vi riporto ciò che dice Wikipedia (traduzione dall'inglese) sulle sue zone di "azione":
Sinterklaas è una figura tradizionale del periodo invernale celebrata nei Paesi Bassi, Aruba, nelle Antille Olandesi e in Belgio. Si celebra anche in aldune parti della Francia (Nord, Alsazia, Lorena), in Lussenburgo, Svizzera, Germania, Austria, Polonia, Ungheria, Croazia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca e in Italia nelle città di Belluno, Trieste e nella parte est del Friuli.
Si dà il caso che il ben più celebre Babbo Natale, o Santa Claus, derivi appunto dalla fusione delle tradizioni dei coloni inglesi e olandesi approdati in America, a loro volta derivanti da San Nicola di Bari (eccolo qua! macché Spagna).
Tornando a Sinterklaas, è dunque approdato nei Paesi Bassi da qualche settimana ed è facile vederlo girovagare mentre porta regali, o incontrare qualche gruppetto di aiutanti che distribuisce caramelle cantando filastrocche.
Aggiungo che spero comunque che si dia una mossa a partire altrimenti con l'asino a Belluno non so mica se c'arriva in tempo.
Maddalena
P.S. Ringrazio San Nicolò per ripararmi il computer!

domenica 8 novembre 2009

Autunno

Da Autunno

domenica 25 ottobre 2009

Dutch Design Week


Dal 17 ottobre ad oggi si è tenuta ad Eindhoven la Settimana Olandese del Design - Dutch Design Week. Una manifestazione caratterizzata da eventi, convegni, workshop ed esposizioni legati al design industriale. Eindhoven si impone come sede del design nazionale ed internazionale con la sua Accademia legata sicuramente anche alla presenza della Philips (che ha sede proprio ad Eindhoven) che dimostra di avere sempre molta attenzione nella ricerca di nuovi prodotti, nuovi materiali e nuove forme.
Gli eventi erano sparsi in diverse zone e tutta la città era partecipe dell'avvenimento con istallazioni urbane o nelle vetrine dei negozi. Le due sedi principali erano entrambe in ex edifici della Philips: uno è ora sede dell'Accademia, l'altra di laboratori di designer.

E come potevamo farci scappare un evento del genere? Ieri abbiamo visitato entrambe le sedi e fatto un giro in città. L'Accademia esponeva in due piani i progetti di laurea di 140 studenti tra triennale e specialistica; studenti da tutto il mondo compreso qualche italiano. In questo devo riconoscere la capacità degli olandesi nell'avvicinare le persone a temi che spesso in Italia sono prerogativa di pochi e per giunta mal pubblicizzati. Mi ricordo la mostra dei Workshop estivi allo IUAV che, anche se di una qualità forse più bassa, non veniva per niente pubblicizzata, abbandonata a sè stessa e per la maggior parte visitata da genitori e parenti degli studenti. Ad Eindhoven gli studenti hanno avuto la possibilità di esporre i loro lavori, spiegarli direttamente ai visitatori, incontrare sia persone del settore, scambiarsi i biglietti da visita per magari ricevere offerte per produrre il loro lavoro, ma anche persone completamente estranee al campo, incuriosite dalle strane forme dei progetti, dalle invenzioni futuristiche, ecologiche, avveniristiche degli studenti dell'Accademia. E' sempre sorprendente per me vedere come in queste manifestazioni ci siano molte persone anziane, interessatissime ai lavori degli studenti e affascinate dalle idee dei giovani, non ci sono molto abituata.

Per ogni studente si poteva staccare un "fogliettino" con dati, mini foto e riassunto del progetto in olandese e inglese (così adesso ho un libricino con tutti i progetti) e arrivati alla fine, in stile tipicamente olandese, votare il proprio preferito, un modo in più per appassionare i visitatori ai progetti.
Per spostarci da una sede all'altra abbiamo preso uno dei taxi messi a disposizione per l'occasione riconoscibili dalle sculture fissate al tetto e chiacchierando col conducente abbiamo scoperto che gli autisti non erano veri taxisti ma persone che si rendevano disponibili a fare il servizio, che infatti non era a pagamento, ma ad offerta.

lunedì 21 settembre 2009

La Nuova Linea D'Acqua Olandese - De Nieuwe Hollandse Waterlinie

Non ho neanche io capito bene come sia successo, ma sembra che la mia sorte ultimamente sia legata ai "forti" (nel senso di fortificazioni, non di persone muscolose).
Questa volta si tratta di un forte della Nuova Linea D'Acqua Olandese (De Nieuwe Hollandse Waterlinie).
La Linea d'acqua era un sistema difensivo si dice già noto in età Romana e successivamente Medievale. Prese il nome di "Nuova" nell'800, quando venne ammodernata, dotata di nuovi sistemi di canalizzazione dell'acqua e disseminata di forti, la gran parte dei quali ha una forma tipo stella (o fiore, dipende dai punti di vista), contornati da larghi fossati.
L'acqua non è una sconosciuta per gli Olandesi. Ci hanno lottato contro per secoli e ancora lo fanno ogni giorno per mantenere il possesso di quella terra che le hanno rubato con grandi sforzi, dighe, mulini e tutto il resto. Ma vista la grande confidenza con questo elemento, perché non usarla a proprio favore? La linea d'acqua è un'opera di fortificazione che si estende da nord a sud della parte centrale del paese a difendere molte città, tra cui Utrecht.
Consiste in un'area lunga 85 km e larga più o meno 3 che grazie ad ingegnosi sistemi di chiuse, dighe e canalizzazioni poteva essere inondata in caso di bisogno. Lo scopo della zona inondata era quella di fermare il passaggio dei nemici e per questo l'altezza dell'invaso non superava i 50cm, in modo da rendere molto difficoltoso l'attraversamento a piedi o a cavallo e pressoché impossibile la navigazione. Il sistema era davvero ingegnoso, ma non veloce, la Linea d'acqua poteva essere completata in 3 settimane.
Non fu mai davvero utile. Venne messa in funzione per 3 volte: nel 1870 durante la guerra Franco-Prussiana, durante la Prima Guerra Mondiale e allo scoppio della Seconda. Come ho già raccontato, nel 1940 l'Olanda venne bombardata dai Tedeschi che rasero al suolo il centro di Rotterdam. E la Linea d'Acqua? Bè l'avvento degli aerei non era stato previsto...
Così, accomunata in questo alla mia cara linea difensiva Cadorina, perì senza colpo ferire.

venerdì 28 agosto 2009

Cinema all'aperto

Tra le molte iniziative che Rotterdam offre a chi resta in città durante l'estate, festival, concerti, parate ecc. ce n'è una che mi è piaciuta particolarmente nella sua semplicità. E' il cinema all'aperto.
Lo so, forse è banale, niente a che vedere col carnevale estivo o le macchina di Formula1 per le strade della città (sarà il prossimo post), ma forse è il modo in cui è organizzato che mi è piaciuto di più. Intanto è una cosa ristretta a 10 giorni, con pochi film ma scelti bene. Poi è in lingua originale con sottotitoli, come usano fare qui. Che è poi questo il motivo per cui gli olandesi parlano tutti bene l'inglese. E per lo stesso motivo masticano anche un po' delle altre lingue.
Così mi è capitato di vedere Gomorra in italiano, anzi meglio dire in napoletano, con sottotitoli in olandese. Una strana sensazione sentire rimbombare nel silenzio del cinema le battute in dialetto, dove nessuno (e a volte nemmeno) io capiva niente. Gli altri film erano in inglese e l'unico in portoghese aveva i sottotitoli in inglese. Non mi è stato difficile capire. Un cinema multiculturale insomma, come in fondo è questa città.
Gli olandesi poi ci hanno aggiunto il loro tocco. Il parcheggio che ospita per 10 giorni il cinema si è trasformato in un grande salotto, come quello di casa. Quindi oltre alle sedie che si possono noleggiare, ci sono dei divani completi di tappeto annesso su cui spapparanzarsi comodamente. La zona bibite è illuminata da paralumi e lampade a stelo stile "casa della nonna". Ognuno poi si arrangia un po' come vuole, con sedie da casa, coperte per terra, cuscini, sacchi a pelo (di sera fa freddino), patatine, pop corn, bibite... alla olandese insomma.
Ah, non ho detto che è gratis.
Maddalena
P.S. per chi è in città ci sono ancora 3 film in programmazione.

giovedì 27 agosto 2009

Mi ricordo...

Mi ricordo che mia mamma quando andavamo al mare in campeggio tornava spesso dal lavare i piatti con esterrefatte osservazioni su come "i tedeschi" (noi diciamo che son tutti tedeschi, ma in realtà vengono da tutto il nord Europa) non sciacquassero i piatti dopo averli passati col sapone. Cioè li asciugano con ancora il sapone su. Ecco, l'altro giorno, vedendolo fare ad una mia amica olandese ho finalmente avuto l'opportunità di chiederle il perché! Mi ha risposto che il sapone è pulito... Non ho saputo ribattere.
Maddalena

venerdì 7 agosto 2009

L'erba del vicino è sempre la più verde

Lavoro da tre giorni in un ristorante italiano. Che forti questi olandesi!!! Mi sconpiscio dal ridere come non mai, uno spasso!!

- Ordinano un antipasto e poi prendono una pizza, e... dulcis in fundo: cappuccino.
Ieri una signora mi chiede: "posso avere un cappuccino per favore? Con il latte, grazie." Forse quella signora aveva le idee un po confuse su cosa fosse un capuccino. Perchè vedete, qui il latte, spesso, si usa in polvere. Quando servo un caffè, metto una bustina di zucchero e una di latte in polvere.

- In cucina: Il cuoco Ciro, lascio a voi indovinare la provenienza, è un personaggio!! Grasse risate anche con lui ogni volta che entro in cucina. Per lui sono tutte bionde, non esistono le more. Anche alla sua aiutante, che di biondo ha solo i vestiti, dato che è una ragazza sulla trentina di colore: "Ue bionda, passami il sale", "Ue bionda lavami questo mestolo" "Ue bionda..." Ovviamente quando deve parlare con me: "Ue biondo porta questi al tavolo 4".

- Musica: abbiamo avuto i migliori cantanti del mondo durante gli anni d'oro della nostra fu Italia, ma il gestore del ristorante, Saverio, non conosce che Eros e la Pausini... Continuamente, senza pietà. Ieri sono arrivato a casa dopo il lavoro e mi sono messo a guardare i video di Laura su youtube... aiuto!! Gli olandesi vanno matti per la Pausini, ma ancora di più per Zucchero. Zucchero lo adorano.

- La carbonara: non mettere la panna (a chili) nella carbonara significa sentirsi dire: "E questa che roba è?" Gusti.... Ciro dice che ogni tanto arriva quello che se ne intende e la chiede senza panna, ma sono veramente pochi.

- Vino: dare un bicchiere di vino bianco ad un olandese seduto in una terrazza di un ristorante italiano è come dare una macchina telecomandata con motore a scoppio a un bambino di 11 anni. Oltre che felici, si sentono importanti perchè credono di saper cosa significa mangiare italiano... E vi giuro che basta un bicchiere di bianco per fargli sentire quella sensazione di dolce vita. E' veramente assurdo come per noi sia tutto così perfettamente normale mentre per loro è come stare in paradiso. Il vino rosso invece non sanno apprezzarlo, nei Paesi Bassi si beve bianco. Ah... quasi dimenticavo... il Rosè... mio dio, il Rosè. Qui si beve il Rosè.

- Pizza: nessuno e dico nessuno ordina mai una margherita... pizze super farcite che poi lasciano lì. Ci credo, se come antipasto ti prendi una parmigiana............
Maximiliaan

giovedì 6 agosto 2009

Musica: dall'America a Belluno

Quando ho visto in internet che George Clinton avrebbe performato con la sua band a Rotterdam ho pensato che se non avessi colto al balzo l’occasione di vederlo dal vivo sarei stato un po' stupido.
George Clinton è uno dei padri del funky, il padrino, il ministro (come spesso viene chiamato) della musica funk. Ovviamente di colore, veste in modo stranissimo usando colori forti, piume, cappotti sgargianti, ecc ecc. Oramai ha 70 anni e il suo viso li dimostra tutti, ma non la sua anima, il suo ego, e il suo modo di fare sul palco.
Il locale, Watt, era colmo di olandesi, loro adorano questa musica, oltre che al jazz e il blues. L’età media era di 30 anni, sul palco 50. Sempre molto ordinati hanno atteso l’inizio del concerto senza invocare l’uscita dei musicisti (in Italia ci sarebbero stati cori, urla, fischi, che qualche volta vengono mal interpretati dagli artisti stranieri). Il concerto è stato bellissimo, al limite del grottesco, con i musicisti vestiti in modo stranissimo, la new york nera anni ottanta per intenderci. La qualità ovviamente impeccabile e il pubblico caldo, anche se non ha per nulla insistito sul bis alla fine, cosa che in Italia devi fare per principio.
Mi aspettavo un'affluenza nera più elevata, ma ero circondato solo da olandesi d’hoc. Qui a Rotterdam tutti vivono e convivono molto serenamente, ma la movida notturna è ben
separata: locali bianchi e locali neri, o meglio, locali frequentati da olandesi e locali frequentati da stranieri o comunque naturalizzati olandesi. Penso sia questione di gusti, dato che la scelta del locale si rifà molto al tipo di musica e certa musica attira i neri mentre altra attira i bianchi.

E' molto divertente pensare a posteriori, a come si possa avere la stessa voglia di andare a sentir suonare un big della musica internazionale e un gruppo sconosciuto che suona in Olanda, ma i cui componenti provengono dalla tua stessa città.


Il giorno dopo io e Maddalena siamo andati a Leiden (30 minuti di treno da Rotterdam) per sentir suonare un gruppo di Belluno, i Siadefse!!! Questi ragazzi, invece che andarsene al mare, hanno avuto la brillante idea di affittare un furgone, caricare gli strumenti, guidare attraverso l'Europa per poi arrivare nei Paesi Bassi e suonare in due locali. Il sogno di ogni musicista insomma... un'idea fantastica, perchè non mi è venuta in mente a me quando avevo 18 anni? mah.... In ogni caso, u n successone! I ragazzi hanno suonato proprio bene e i presenti hanno reagito molto bene alla loro musica, scaldandosi ogni minuto sempre di più. Un pubblico molto caldo e partecipe insomma. I Siadefse sono rimasti piuttosto bene a tale reazione... la serata per loro è stata perfetta! Il genere musicale è un mix tra elettronica, noise, indie, e brutal pop. Un buon mix. Se c'è qualche proprietario di locale bellunese e non che in questo momento sta leggendo questo post, beh...contattate i Siadefse perchè sono giovani, bravi, sanno tenere il palco e si divertono.
Maximiliaan

mercoledì 5 agosto 2009

Gay pride ad Amsterdam

Lo scorso week end i canali e i ponti di Amsterdam sono stati invasi di persone accorse da tutta Europa per assistere o partecipare al consueto corteo che caratterizza i gaypride, con la differenza che quello di Amsterdam è un corteo di barche!

giovedì 30 luglio 2009

Wednesday night skate

Da Wednesdaynightskate
Agli appassionati di pattini, in linea o classici che siano, Rotterdam ha dedicato 5 mercoledì tra luglio ed agosto per pattinare tra le vie del centro a suon di musica. Lo scorso 29 luglio '09 la manifestazione ha visto 13000 partecipanti. I pattinatori sono accompagnati da furgoncini con musica a tutto volume lungo un circuito di 16 km, che partendo dal centro e passando per il lago ritorna nella piazza principale del mercato per concludersi con un apres skate, dance sui pattini!
Per chi non volesse perdere l'occasione, il prossimo 5 agosto si replicherà per l'ultima volta. Spettacolo garantito anche per gli spettatori.

ingresso non ammesso a ciclisti o skateboarders > www.wednesdaynightskate.nl

lunedì 27 luglio 2009

Zomer Carnaval

Da Zomer Carnaval

Si è svolta questo week-end per le strade di Rotterdam la 25^ edizione del Zomer Carnaval, il carnevale estivo della città. Una sfilata di ballerine, figuranti e tamburi ha percorso per tutto il pomeriggio di sabato 26 luglio '09 le strade del centro, a voler ricalcare le ben più celebri e sfarzose sfilate brasiliane. Un evento che ha richiamato in città migliaia di persone per partecipare ad un evento che era un po' la festa di tutti i sudamericani d'Olanda.

Il Brasile è anche stato scelto come tema del 2009 dal NAi, Netherlands Architecture Institute che ha sede a Rotterdam, che gli dedica un'esposizione visitabile fino al 23 agosto 2009. Per info > Brazil contemporary

mercoledì 22 luglio 2009

Belluno/Rotterdam e ritorno

Ho pensato di fare un post utile a tutti quelli che, amici e parenti, vorranno venire a trovarci nei prossimi mesi, o chiunque debba recarsi dal Veneto all'Olanda.
La mia esperienza si riferisce solamente ai viaggi in aereo, per ora sono gli unici che ho sperimentato (per i viaggi in macchina chiedere a Maxim). Nello specifico viaggi in aereo low cost.

Modo 1. Treviso-Amsterdam con Transavia.
Transavia è la versione low coast della compagnia di bandiera olandese Klm. Questo significa che il servizio è molto buono, aerei molto belli, condizioni di viaggio buone. Nel prezzo del volo è compreso un bagaglio da imbarcare fino a 20kg e uno a mano fino a 5 kg. Il posto non è prenotabile on line, ma viene assegnato al check in, quindi chi arriva prima in aeroporto meglio alloggia.
I prezzi non sono proprio stracciati, è più difficile trovare dei biglietti a prezzo molto basso. Ma il servizio è davvero buono e credo che a volte convenga spendere un po' di più, ma essere sicuri di volare bene.
Per farvi capire l'anno scorso mi è capitato di accompagnare un'amica a Treviso a prendere un volo Transavia per Amsterdam. Era sera e la nebbia non sembrava diradarsi, così Transavia ha organizzato dei pullman ed ha portato tutti i passeggeri del proprio volo a Trieste e li ha fatti partire da lì. Un gran disagio per la mia amica, arrivata a casa con 3 ore di ritardo. Ma lei almeno a casa c'è arrivata! Ryanair la stessa sera ha cancellato tutti i voli, rimborsando i biglietti certo, ma lasciando tutti a terra!
Transavia parte anche da Verona, consiglio di controllare sempre entrambi gli aeroporti per trovare l'offerta migliore.
Ad Amsterdam si atterra all'aeroporto di Schiphol davvero comodissimo. E' il terzo aeroporto d'Europa, enorme ed organizzatissimo. Il treno passa proprio sotto all'aeroporto, non bisogna neanche uscire! In 10 minuti si è ad Amstedam, in un'oretta a Rotterdam (per i treni vedere ns.nl)

Modo 2. Treviso-Bruxelles con Ryanair.
L'abbiamo sperimentato per la prima volta la scorsa settimana. Il viaggio è più lungo e scomodo, ma si trovano offerte di voli anche a 2€ (+tasse ovviamente).
Viaggiare con Ryanair è sempre un terno all'otto. Prima cosa nel costo dell'aereo non è compreso il bagaglio. Si può avere solo un bagaglio a mano, per fortuna fino a 10 kg. Se si vuole imbarcare una valigia bisogna aggiungere 10€, con limite di peso 15 kg. Il posto non è prenotabile né on line né all'aeroporto, questo fa si che alla salita sull'aereo ci sia una corsa ai posti migliori, stile "salita in corriera alla gita delle medie", col risultato che chi è un po' più educato e non spintona si trova sempre nei posti più brutti e spesso se si è in gruppo è difficile sedersi vicini. Ryanair (che è la regina dei servizi aggiuntivi a pagamento, ha poco tempo fa indetto un concorso per nuove idee a proposito) ora dà la possibilità, pagando 3€ in più, di salire per primi in aereo, in modo da scegliersi i posti con calma (mentre gli altri sono ancora giù, pronti a scattare come ai cancelletti di partenza). Anche il bagno è a pagamento...
E pur volando con lo stesso modello Transavia (boeing 737-800), i posti sono più schiacciati (ci sono più file, se notate le file non sono allineate col finestrino, può capitare di avere la parete a lato invece che l'oblò).
Al costo del volo bisogna poi aggiungere 13€ di navetta dall'aeroporto di Charleroi (che non è l'aeroporto principale di Bruxelles) alla stazione Midi di Bruxelles e il costo del biglietto del treno per Rotterdam. Quest'ultimo costa circa 15€ per i minori di 26 anni, mentre 26€ con prezzo intero. Che non è neanche tanto tenendo conto che si tratta di un viaggio di un paio d'ore con un intercity internazionale. Parte un treno all'ora, quindi non bisogna neanche preoccuparsi dell'orario. Volendo, lo stesso treno prosegue per Amsterdam.

Modo 3. Bergamo-Eindhoven con Ryanair.
Personalmente non l'ho mai fatto, perché trovo Orio al Serio molto scomodo da Belluno, ma le offerte sono molto allettanti. Eindhoven è ad un'ora di treno da Rotterdam, due da Amsterdam.
Per condizioni di viaggio con Ryanair vedi sopra.

Insomma si sarà capito che io non sono una sostenitrice de "La compagnia low cost per antonomasia", ma è comunque questione di gusti... e di budget!
Maddalena

Da Rientro a Rotterdam, via Bruxelles
La nostra tappa a Bruxelles

sabato 11 luglio 2009

Coming back soon...

Torneremo presto dalle "vacanze" italiane.

venerdì 12 giugno 2009

Sono andata al parco oggi

Ci sono due scemi che fanno a gara a tirare i loro frisbee più lontano possibile... Solo che poi li perdono nei cespugli e stanno "tre ore" a ritrovarli. Ci sono tre spazzini che se la raccontano spaparanzati su una panchina al sole. C'è una locomotiva a vapore che passa in lontananza (una locomotiva a vapore??). C'è una squadra di baseball che fa allenamento coi pantaloni stretti, le mazze, i guantoni e il cappellino (da baseball). E poi ci sono io, che dopo due mesi che sono qui in cerca di lavoro oggi sono venuta a farmi una passeggiata, perché sempre chiusa in casa non va bene.
Dall'altra parte del canale c'è quella ex-fabbrica di caffè, diventata adesso sede di molti studi e società. Lì c'è quello studio dove ho fatto il colloquio appena arrivata e dove lunedì ho mandato una mail per chiedere di uno stage. E penso guardando una finestra a caso "Dai, leggete quella mail! Leggetela! Che sto aspettando... "
Ah guarda, un altro scemo che tira il frisbee nel nulla da solo... No, aspetta... Lo tira verso un coso di ferro... Aaahn, adesso ho capito cosa sono quei cosi che Maxim diceva fossero per attaccare le bici... Sono dei bersagli per i frisbee. Leggo che si chiama disc-golf route. E' un percorso con quei cosi disseminati nel parco, si va da coso a coso, tipo mini-golf.
Meglio andare prima che mi prenda un frisbee in testa.

Sono andata al parco oggi...
Maddalena

lunedì 8 giugno 2009

Antelao

Antelao 2007
"Un paese di pianura per quanto sia bello, non lo fu mai ai miei occhi. Ho bisogno di torrenti, di rocce, di pini selvatici, di boschi neri, di montagne, di cammini dirupati ardui da salire e da discendere, di precipizi d'intorno che mi infondano molta paura."
Jean Jacques Rosseau

Dunya Festival

Domenica scorsa in uno splendido pomeriggio di sole in uno dei parchi più grandi di Rotterdam si è tenuta la 32esima edizione del Dunya Festival. Un festival multiculturale di musica, ballo e poesia, su 8 palchi nel parco ai piedi dell'antenna dell'Euromast.
Ogni anno partecipano più di 200000 persone, ma quest'anno ce n'erano anche di più vista la bellissima giornata. Ci hanno detto che era la prima edizione senza pioggia dal '91!

Abbiamo fatto qualche video




venerdì 5 giugno 2009

venerdì 29 maggio 2009

La bicicletta

Molti bambini olandesi imparano prima a pedalare e poi a camminare. In Olanda ci sono più bici che persone.

Come tutti sanno il mezzo di trasporto per eccellenza nei Paesi Bassi è la bicicletta. Ovviamente la pianura che caratterizza questo paese è il motivo principale per cui tale mezzo è così diffuso; altro aspetto, che però proviene per lo più dalla cultura, è l'urbanistica, infatti qualsiasi destinazione tu voglia raggiungere in bici la percorrerai in una pista ciclabile. Non esiste strada che non abbia una pista ciclabile a lato, fatta eccezione ovviamente per le stradine piccole di campagna, dove però le bici la fanno da padrone. 10 anni fa, più o meno, in via Feltre a Belluno il comune aveva tolto i parcheggi in favore di una pista ciclabile... non l'avesse mai fatto!!! Dopo pochissimo tempo i parcheggi tornarono al loro posto e la pista ciclabile, tutt'ora, è su un solo lato della strada, cosa inconcepibile per gli olandesi!

La prima cosa quindi che bisogna comprare appena si "sbarca" in Olanda è una bicicletta, ma come si fa a trovarla? Ci sono vari modi:
1- entri in un negozio e dopo aver visto i prezzi ti giri, ringrazi ed esci, dato che 500 euro li devi già spendere per l' affitto.
2- sabato mattina prendi il tram e vai al mercato a Blaak e in mezzo a mille bancarelle cerchi il "biciclettaro" che per 70/80 euro ti vende una bici usata. Si può fare di meglio...
3- per ogni bicicletta che vedi parcheggiata tiri un occhiata veloce per vedere se manca il lucchetto, non si sa mai... be, troppo impegnativo, diventi matto a guardarle tutte...
4- esci il venerdì e sabato sera sperando che qualcuno ti fermi chiedendoti se vuoi una bicicletta a 10/20 euro (ovviamente rubata). Si narra che una volta un ragazzo sia stato fermato da un drogato che aveva un bisogno impellente di soddisfare le sue tossiche esigenze e abbia venduto la sua bici a 3 euro. Be, io non sono stato fermato da nessuno purtroppo.
5- accendi il tuo bellissimo Mac e consulti qualche sito internet, per l'esattezza www.marktplaats.nl, e cerchi qualche offerta.
Dato che la verità sta nel mezzo, io, tra tutte queste possibilità, ho fatto un mix: un biciclettaro che vendeva in internet bici di dubbia provenienza. Non male... 25 euro.

Bene, una volta acquistata la bicicletta (a cui ancora devo dare un nome), ci si immette nell'infinita rete di piste ciclabili. Io guido all'italiana, quindi interpreto un po' a modo mio le regole della strada, poi mi sono rincuorato sapendo che anche gli olandesi interpretano a modo loro il codice... In ogni caso tutto fila liscio. Però, c'è sempre un però: non lasciate mai, e dico mai, la bicicletta fuori dal porta biciclette. Parcheggiavo la bicicletta appena fuori dalla porta di entrata dell'ufficio nel quale lavoro e il pomeriggio ho trovato un avviso attaccato al manubrio che più o meno recitava così: lei non è autorizzato a parcheggiare la bicicletta qui, ci sono gli appositi spazi, li usi! Altrimenti saremo costretti a sequestrarle la bici.
Bene, detto fatto. Il giorno dopo cerco un posto nel porta bici che però era tutto pieno. Cosa faccio? La parcheggio affianco al porta bici, mi sembrava una buona idea. Invece non lo era: bici sequestrata. Chiedo alla polizia dove vengono portate le bici sequestrate. Ci vado. Faccio amicizia con il custode. Mi mostra il magazzino stra colmo di bici. Parliamo di Venezia, Verona, Vicenza e il lago di Garda. Dimostro che la bici è mia. Pago 20 euro di multa. E torno a casa.
Max
Da Week end con la mamma
P.S. Ovviamente ci sono anche i garage per le biciclette...

mercoledì 27 maggio 2009

E' salito "il controllore"

Qui si può fare il biglietto in autobus, che non si capisce perchè non si possa fare anche in Italia che è così comodo...
In tram l'autista è chiuso nel suo "gabbiotto" e non può fare i biglietti, quindi per ogni tram c'è un'altra persona che gira avanti indietro chiedendo il biglietto e facendolo a chi non ce l'ha. Ecco io pensavo che quello fosse il controllore. Oggi è salito "il controllore": erano 8 + un poliziotto...

Ah, per la cronaca io ce l'avevo il biglietto.
Maddalena

lunedì 25 maggio 2009

Rotterdam

Da Week end con la mamma

Girando in bicicletta con mia mamma, venuta a trovarmi per il week end, ci siamo ritrovate in una piccola parte di Rotterdam che si discosta di molto dal solito aspetto moderno e a tratti avveniristico della città. Delfshaven è uno dei quartieri che fortunatamente si è salvato dal bombardamento della Seconda Guerra Mondiale. Il 14 maggio del 1940 l'esercito tedesco che aveva iniziato il 10 maggio la conquista della nazione decise di bombardare la città per piegare i Paesi Bassi alla resa. L'intero centro città venne raso al suolo, fatta eccezione per la Laurenskerk.

da Rotterdam Blitz - Wikipedia

Il 14 maggio del 2007, durante il mio eramus a Delft, avvenne una eccezionale commemorazione in cui migliaia di fari vennero collocati lungo il limite della zona distrutta dal bombardamento e rimasero puntati verso il cielo tutta la serata, disegnando sulle nuvole che coprivano la città la forma dell'area e altri spettacolari effetti di luce.


Fortunatamente i quartieri più esterni si salvarono. Il Delfshaven è ancora lì con i suoi canali, ponticelli a contrappeso e le alte e strette facciate in mattoni.
Maddalena
Da Week end con la mamma

lunedì 11 maggio 2009

Il Vento

Stamattina ho scoperto una nuova legge di Murphy, quello che dice per esempio che la coda di fianco alla tua è sempre la più veloce. La legge olandese di Murphy è:
"Se ti capitasse di uscire in bicicletta in una giornata di vento (entrambe le circostanze molto probabili in Olanda) di sicuro il vento soffierà contro di te."
E vi assicuro che il vento è davvero forte. E' proprio usando questa fonte di energia naturale che l'Olanda è sopravvissuta centinaia di anni senza essere sommersa, grazie al prosciugamento compiuto da più di 10000 mulini.
Maddalena
Kinderdijk 2007

martedì 5 maggio 2009

Housewarming

Da Inaugurazione dell'appartamento

In inglese si dice housewarming party, un festa per "riscaldare" una nuova casa quando ci se è appena trasferiti. Un'inaugurazione.
Maddalena

sabato 2 maggio 2009

Koninginnedag

Da Koninginnedag Amsterdam 2009

Da bravi nuovi cittadini/ospiti dei Paesi Bassi non poteva mancare all'appuntamento del 30 aprile ad Amsterdam!
Koninginnedag, o Queen's Day o Festa della Regina è la più grande festa nazionale dei Paesi Bassi. In questo giorno in tutto il paese si celebra il compleanno della Regina con festeggiamenti in suo onore e in onore della nazione intera, come fosse un po' la festa di tutti gli olandesi. Inizialmente il Koninginnedag cadeva nel giorno del compleanno della regina. Il primo fu il 31 Agosto del 1885, compleanno Regina Guglielmina. Diventò poi il 30 aprile con l'ascesa al trono della Regina Giuliana nel 1949. L'attuale Regina Beatrice, in carica proprio dal 30 aprile 1980 decise di mantenere questa data in ricordo del compleanno della madre. In realtà si dice che uno dei motivi stia nel fatto che il suo vero compleanno sarebbe stato il 31 Gennaio, una data poco favorevole nel rigido clima olandese per una festa nazionale!
Ah, naturalmente se il 30 aprile dovesse essere di domenica, il tutto si svolgerà il sabato 29... La domenica non si tocca! Non per niente il Gran Premio di Assen è l'unico che si corre di sabato!

In questo giorno l'Olanda si inonda di arancione, colore legato alla dinastia degli Orange (che fortunati, hanno perfino un colore 'sti olandesi!). Ovunque si assiste a concerti, giochi per bambini, manifestazioni all'aperto. Caratteristici sono i mercatini lungo le strade, il vrijmarkt: un speciale concessione regale permette infatti in questo giorno di non dovere pagare alcuna tassa sulle vendite. Tutti scendono in strada a vendere le cose più disparate: vestiti, vecchi oggetti, libri, ma anche torte, limonate, cibi fatti in casa. Tutto rigorosamente all'aria aperta.

Da Koninginnedag Amsterdam 2009

Alcuni poi si inventano le attrattive più strane per ricevere qualche spicciolo e per passare una giornata in allegria. Ad Amsterdam quest'anno ci è capitato di vedere un ragazzo munito di occhiali da sci e scudo in legno che si faceva colpire dai passanti con delle uova al prezzo di un euro al tiro!

Da Koninginnedag Amsterdam 2009

Poi ancora un pianoforte legato alle tradizionali carrucole che si vedono nei sottotetti della città: un euro per provare a sollevarlo e relativo premio in caso di buona riuscita. Una discoteca integralmente per bambini, compreso deejay in miniatura.

Da Koninginnedag Amsterdam 2009

I festeggiamenti più grandi si svolgono ad Amsterdam. Le vie, i ponti, i canali si riempiono di persone vestite di arancione (ma esistono anche le varianti a bandiera olandese o regina)! Un'intera città bloccata dai festeggiamenti! E il tutto si conclude con il grande concerto gratuito in Museumplein.
Maddalena
Da Koninginnedag Amsterdam 2009

martedì 7 aprile 2009

"in the future everyone will be famous for 15 minutes"

Andy Warhol in Rotterdam
MM