venerdì 28 agosto 2009

Cinema all'aperto

Tra le molte iniziative che Rotterdam offre a chi resta in città durante l'estate, festival, concerti, parate ecc. ce n'è una che mi è piaciuta particolarmente nella sua semplicità. E' il cinema all'aperto.
Lo so, forse è banale, niente a che vedere col carnevale estivo o le macchina di Formula1 per le strade della città (sarà il prossimo post), ma forse è il modo in cui è organizzato che mi è piaciuto di più. Intanto è una cosa ristretta a 10 giorni, con pochi film ma scelti bene. Poi è in lingua originale con sottotitoli, come usano fare qui. Che è poi questo il motivo per cui gli olandesi parlano tutti bene l'inglese. E per lo stesso motivo masticano anche un po' delle altre lingue.
Così mi è capitato di vedere Gomorra in italiano, anzi meglio dire in napoletano, con sottotitoli in olandese. Una strana sensazione sentire rimbombare nel silenzio del cinema le battute in dialetto, dove nessuno (e a volte nemmeno) io capiva niente. Gli altri film erano in inglese e l'unico in portoghese aveva i sottotitoli in inglese. Non mi è stato difficile capire. Un cinema multiculturale insomma, come in fondo è questa città.
Gli olandesi poi ci hanno aggiunto il loro tocco. Il parcheggio che ospita per 10 giorni il cinema si è trasformato in un grande salotto, come quello di casa. Quindi oltre alle sedie che si possono noleggiare, ci sono dei divani completi di tappeto annesso su cui spapparanzarsi comodamente. La zona bibite è illuminata da paralumi e lampade a stelo stile "casa della nonna". Ognuno poi si arrangia un po' come vuole, con sedie da casa, coperte per terra, cuscini, sacchi a pelo (di sera fa freddino), patatine, pop corn, bibite... alla olandese insomma.
Ah, non ho detto che è gratis.
Maddalena
P.S. per chi è in città ci sono ancora 3 film in programmazione.

giovedì 27 agosto 2009

Mi ricordo...

Mi ricordo che mia mamma quando andavamo al mare in campeggio tornava spesso dal lavare i piatti con esterrefatte osservazioni su come "i tedeschi" (noi diciamo che son tutti tedeschi, ma in realtà vengono da tutto il nord Europa) non sciacquassero i piatti dopo averli passati col sapone. Cioè li asciugano con ancora il sapone su. Ecco, l'altro giorno, vedendolo fare ad una mia amica olandese ho finalmente avuto l'opportunità di chiederle il perché! Mi ha risposto che il sapone è pulito... Non ho saputo ribattere.
Maddalena

venerdì 7 agosto 2009

L'erba del vicino è sempre la più verde

Lavoro da tre giorni in un ristorante italiano. Che forti questi olandesi!!! Mi sconpiscio dal ridere come non mai, uno spasso!!

- Ordinano un antipasto e poi prendono una pizza, e... dulcis in fundo: cappuccino.
Ieri una signora mi chiede: "posso avere un cappuccino per favore? Con il latte, grazie." Forse quella signora aveva le idee un po confuse su cosa fosse un capuccino. Perchè vedete, qui il latte, spesso, si usa in polvere. Quando servo un caffè, metto una bustina di zucchero e una di latte in polvere.

- In cucina: Il cuoco Ciro, lascio a voi indovinare la provenienza, è un personaggio!! Grasse risate anche con lui ogni volta che entro in cucina. Per lui sono tutte bionde, non esistono le more. Anche alla sua aiutante, che di biondo ha solo i vestiti, dato che è una ragazza sulla trentina di colore: "Ue bionda, passami il sale", "Ue bionda lavami questo mestolo" "Ue bionda..." Ovviamente quando deve parlare con me: "Ue biondo porta questi al tavolo 4".

- Musica: abbiamo avuto i migliori cantanti del mondo durante gli anni d'oro della nostra fu Italia, ma il gestore del ristorante, Saverio, non conosce che Eros e la Pausini... Continuamente, senza pietà. Ieri sono arrivato a casa dopo il lavoro e mi sono messo a guardare i video di Laura su youtube... aiuto!! Gli olandesi vanno matti per la Pausini, ma ancora di più per Zucchero. Zucchero lo adorano.

- La carbonara: non mettere la panna (a chili) nella carbonara significa sentirsi dire: "E questa che roba è?" Gusti.... Ciro dice che ogni tanto arriva quello che se ne intende e la chiede senza panna, ma sono veramente pochi.

- Vino: dare un bicchiere di vino bianco ad un olandese seduto in una terrazza di un ristorante italiano è come dare una macchina telecomandata con motore a scoppio a un bambino di 11 anni. Oltre che felici, si sentono importanti perchè credono di saper cosa significa mangiare italiano... E vi giuro che basta un bicchiere di bianco per fargli sentire quella sensazione di dolce vita. E' veramente assurdo come per noi sia tutto così perfettamente normale mentre per loro è come stare in paradiso. Il vino rosso invece non sanno apprezzarlo, nei Paesi Bassi si beve bianco. Ah... quasi dimenticavo... il Rosè... mio dio, il Rosè. Qui si beve il Rosè.

- Pizza: nessuno e dico nessuno ordina mai una margherita... pizze super farcite che poi lasciano lì. Ci credo, se come antipasto ti prendi una parmigiana............
Maximiliaan

giovedì 6 agosto 2009

Musica: dall'America a Belluno

Quando ho visto in internet che George Clinton avrebbe performato con la sua band a Rotterdam ho pensato che se non avessi colto al balzo l’occasione di vederlo dal vivo sarei stato un po' stupido.
George Clinton è uno dei padri del funky, il padrino, il ministro (come spesso viene chiamato) della musica funk. Ovviamente di colore, veste in modo stranissimo usando colori forti, piume, cappotti sgargianti, ecc ecc. Oramai ha 70 anni e il suo viso li dimostra tutti, ma non la sua anima, il suo ego, e il suo modo di fare sul palco.
Il locale, Watt, era colmo di olandesi, loro adorano questa musica, oltre che al jazz e il blues. L’età media era di 30 anni, sul palco 50. Sempre molto ordinati hanno atteso l’inizio del concerto senza invocare l’uscita dei musicisti (in Italia ci sarebbero stati cori, urla, fischi, che qualche volta vengono mal interpretati dagli artisti stranieri). Il concerto è stato bellissimo, al limite del grottesco, con i musicisti vestiti in modo stranissimo, la new york nera anni ottanta per intenderci. La qualità ovviamente impeccabile e il pubblico caldo, anche se non ha per nulla insistito sul bis alla fine, cosa che in Italia devi fare per principio.
Mi aspettavo un'affluenza nera più elevata, ma ero circondato solo da olandesi d’hoc. Qui a Rotterdam tutti vivono e convivono molto serenamente, ma la movida notturna è ben
separata: locali bianchi e locali neri, o meglio, locali frequentati da olandesi e locali frequentati da stranieri o comunque naturalizzati olandesi. Penso sia questione di gusti, dato che la scelta del locale si rifà molto al tipo di musica e certa musica attira i neri mentre altra attira i bianchi.

E' molto divertente pensare a posteriori, a come si possa avere la stessa voglia di andare a sentir suonare un big della musica internazionale e un gruppo sconosciuto che suona in Olanda, ma i cui componenti provengono dalla tua stessa città.


Il giorno dopo io e Maddalena siamo andati a Leiden (30 minuti di treno da Rotterdam) per sentir suonare un gruppo di Belluno, i Siadefse!!! Questi ragazzi, invece che andarsene al mare, hanno avuto la brillante idea di affittare un furgone, caricare gli strumenti, guidare attraverso l'Europa per poi arrivare nei Paesi Bassi e suonare in due locali. Il sogno di ogni musicista insomma... un'idea fantastica, perchè non mi è venuta in mente a me quando avevo 18 anni? mah.... In ogni caso, u n successone! I ragazzi hanno suonato proprio bene e i presenti hanno reagito molto bene alla loro musica, scaldandosi ogni minuto sempre di più. Un pubblico molto caldo e partecipe insomma. I Siadefse sono rimasti piuttosto bene a tale reazione... la serata per loro è stata perfetta! Il genere musicale è un mix tra elettronica, noise, indie, e brutal pop. Un buon mix. Se c'è qualche proprietario di locale bellunese e non che in questo momento sta leggendo questo post, beh...contattate i Siadefse perchè sono giovani, bravi, sanno tenere il palco e si divertono.
Maximiliaan

mercoledì 5 agosto 2009

Gay pride ad Amsterdam

Lo scorso week end i canali e i ponti di Amsterdam sono stati invasi di persone accorse da tutta Europa per assistere o partecipare al consueto corteo che caratterizza i gaypride, con la differenza che quello di Amsterdam è un corteo di barche!